Marie Poppins September 12, 2020

Accordini Igino? Per realizzarlo vengono utilizzati i vitigni Oseleta, Forselina, Corvinone, Corvina, Negrara e Rondinella. Il suo nome deriva invece dalla forma dei grappoli della Corvina, molto simile ad un orecchio, il quale viene chiamato recia in dialetto veneto. Le radici del Recioto sono da attribuire ad un errore commesso nel 1936 all’interno della cantina sociale di Villa Mosconi ad Arbizzano, quando si verificò una dimenticanza di una botte in affinamento affermo. Durante l’assaggio Adelino Lucchese, il capo cantina, disse che il vino non era un Amaro, ma un Amarone per enfatizzare il gusto particolarmente forte del prodotto.

Sono migliaia, tutti gli anni, le bottiglie prodotte, richieste non solo dai clienti in Italia ma anche da quelli all’estero. La tradizione ereditata da una cantina attiva da quasi 2 secoli si abbina con il ricorso alle tecnologie più all’avanguardia che assicurano al marchio Accordini Igino un posto di primo piano nel settore ecologico. Sin dai tempi antichi la Valpolicella è stata terra di vini: lo stesso nome lo denuncia, visto che deriva dal latino “Val polis cellae”, vale a dire la valle di tante cantine. Le caratteristiche che rendono questo territorio così speciale sono principalmente due: da un lato la natura calcarea del terreno, e dall’altro lato il clima temperato, con piogge moderate.

Una volta che è stato effettuato l’appassimento, il peso delle uve si è ridotto fino al 40%, e il loro aspetto è simile a quello dell’uva passa; inoltre, gli aromi e gli zuccheri si sono concentrati. La vinificazione è lenta, visto che di solito ha una durata di un mese e mezzo superiore rispetto a quella che viene adottata per i vini classici. In questa fase si sospende la fermentazione: ciò vuol dire che la trasformazione in alcol dello zucchero non viene portata a termine in maniera definitiva dalle uve, ed è per questo che il vino risulta molto strutturato ma meno alcolico, e quindi più dolce. Trova ancora di piu dettagli sopra Accordini Igino.

Che cosa distingue oggi il vino firmato Accordini? Veniamo annoverati tra i più importanti produttori di vini tipici del nostro Paese: la qualità che ci caratterizza ha consentito di portare in tavola tutti gli aromi più suggestivi e tutti i sapori più affascinanti del territorio. La nostra casa vinicola, che sorge in Valpolicella a est del lago di Garda, è la casa natale di uno dei vini italiani migliori. La nostra formula segreta non è poi così segreta: ci basiamo su norme di controllo della qualità molto restrittive e sulla fiducia nelle risorse naturali. Sugli oltre 35 ettari di vigneti che fanno parte della cantina Accordini Igino, la nostra composizione si basa su un ricorso davvero minimo ai pesticidi e sull’impiego di uve di qualità molto elevata.

Non è un caso che la metà dei vini importati in Asia provenga dal Veneto. L’azienda agricola “Accordini Igino” fondata da Igino Accordini e Guido Accordini, si occupa della produzione di Amarone della Valpolicella da quasi due secoli, visto che l’attività in questo settore è iniziata addirittura nel 1821. Igino, il capostipite del marchio, si dedicò alla coltivazione dei tre ettari di vigneto che aveva ottenuto in eredità. Oggi, a distanza di quasi 200 anni, quella che era una piccola azienda è riuscita, grazie alla determinazione e ai sacrifici di Guido, a imporsi sul mercato internazionale: merito del giusto connubio tra tradizione e innovazione, da cui è derivata un’impresa decisamente moderna. Scoprire extra informazione a Accordini Igino.